Un altro graditissimo dono dell'amico Alberto Baroni che con la sua bravura dona enfasi alla mia poesia
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Il mio essere
schivo,
lontano dai palcoscenici,
mi fa vivere nell'ombra
delle mie parole,
che eppure urlano,
salgono dalle viscere
violente
e bramano
quelle briciole d'amore
così lontane ormai....
Ne ho sete
come il viandante nel deserto
anela un rivolo d'acqua
che lo salvi dalla falce della morte,
ma nel miraggio del suo delirio
scorge
un'oasi di salvezza:
tu
poesia,
amica del mio vagare,
rifugio del mio errare,
tu
poesia,
muta, sognante,
a volte violenta,
senza pietà,
ma sempre presente,
compagna
della mia vita
Grazie all'amico Alberto Baroni che ha voluto declamare queste mie parole,
clicca sul titolo per ascoltare la poesia recitata.....Eppure
Grazie amico mio per questo graditissimo ed inaspettato dono!
clicca sul titolo per ascoltare la poesia recitata....Come un albero
Una immensa gioia, un ennesimo riconoscimento che mi riempie di orgoglio e mi spinge ad andare sempre più avanti, sempre con più passione!
Ringrazio la Giuria del II Premio Internazionale Dostoevskij per questo secondo posto assegnato al mio libro FRA LE PAGINE DELLA MIA VITA, del quale mi sento profondamente onorata!
E ringrazio la Aletti Editore che è la promotrice del concorso.
Ancora le menti
soggiogate dal desiderio di potere
non hanno aperto i potenti,
ancora i cuori
sordi
al richiamo di Pietro,
preparano confezioni di morte
da spargere
ovunque c'è vita.
E Tu Signore
li osservi dalla croce,
ancora trafitto
dalle vecchie ferite,
altre te ne preparano
piccoli uomini in spirito
ignorando
il Tuo sacrificio d'amore!
Giusy Maugeri
Trema la terra
e i rivoli di sangue dell'agnello immolato
lavano le colpe dell'uomo
che non ha compreso l'Amore!
La Madre lo culla
lo stringe al Suo petto trafitto
sapeva e aveva accettato la volontà del Padre
ma il dolore le prosciuga anche il respiro...
Per quante volte ancora ti trafiggeremo Gesù
con i chiodi della violenza, dell'indifferenza, del non amore?
Noi così tiepidi nella fede,
gelidi nel dare
egoisti e prepotenti,
saccenti e malati di protagonismo a buon mercato?
Quando capiremo
che l'unica via per ricostruire questo mondo malato
è l'Amore?
La nebbia del peccato ci avvolge
e ci travolge
ci offusca la mente il denaro,
e dimentichiamo Abele, lo releghiamo in un angolo buio
dove non arriva la coscienza
Salvarci?
Si, Tu puoi
ma solo se noi lo vogliamo!
A nulla importa
Se vorrai farti amare,
ti amerò per quello che sei.
A nulla importa, ed è verità,
qualche capello bianco in più,
qualche ruga ai bordi degli occhi,
qualche chilo sotto il mento
e tra i fianchi da cingere,
e ancor desiderare.
Anch’io, come te,
amo le sinfonie della vita.
A lei mi tengo stretto, e sorrido,
mentre gli anni come coltelli
plasmano il mio aspetto,
e scopro d’amare i miei silenzi.
Più se ne andranno i giorni,
più il tempo lancerà l’attacco.
Nulla importa,
splenderemo lo stesso.
La bellezza si trasforma,
e riluce in forma diversa.
Giovani si resta nella parola,
nel tacere al momento giusto,
in una carezza non sfrontata,
in un fiore donato senz’anniversari.
A nulla conta un anno in più,
solo il calendario se ne accorge
e solo lui non ha pietà,
ma è fatto di carta straccia
e in un attimo prende fuoco.
Finché avrò una penna in mano
sarò giovane nell’anima,
e nei miei versi non si parlerà
di quel che se n’è andato,
ma solo d’emozione e poesia.
C’è ancora luce negli occhi
e il sorriso sa acquietare,
la voce rasserena,
le mani, anche se tremano,
sanno ancor cos’è una carezza
e la bocca sa il valore d’un bacio.
Gli anni non m’hanno fregato
la voglia e l’entusiasmo
d’un cielo aperto d’usignoli.
Solo qualche dolenza in più,
i ricci disseminati al Maestrale,
e la vista che non è più la stessa.
Ma ho consapevolezza
e fame di tante primavere.
Se vorrai farti amare,
ti amerò per quello che sei.
Il sole, sai, è sempre lo stesso,
ed è solo un imbroglio
se io non corro più come prima.
Opera pubblicata ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.
Sogna bambino mio
Tuonano i mostri distruttivi,
abbagliano le notti insonni
i bagliori delle bombe
e il cuore scoppia
dentro il petto,
ma senza tremare
una mano materna accarezza
un capo di bimbo...
dormi piccolo mio
non ascoltare,
dormi
piccolo mio
per non vedere
le lingue di fuoco che divorano
la libertà e la vita,
tu non sai cos'è la guerra,
dormi
per non vedere
come anche i sogni vanno in fumo,
quando le menti ubriache di potere
camminano sui corpi dilaniati
e non ne hanno pena
perché Satana le offusca
e le concupisce con false promesse
di ori e potenza
che non saranno passaporto
per il viaggio eterno...
Ma tu dormi
bambino mio
e sogna tutto ciò che è bello
Giusy Maugeri
Opera pubblicata ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.