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domenica 10 gennaio 2021

Il viale delle foglie morte


Lungo il viale

si aggira una figura stanca,

passi appena accennati

trascinano un corpo

sostenuto da un bastone,

lo sguardo chino

sulle foglie morte…

Appena un calpestio lento, affannoso,

s’ode nell’ora del tramonto…

una vecchia panca accoglie le sue membra stanche,

eppure tese allo sforzo immane.

Or che la quiete avvolge tutt’intorno,

i suoi occhi di cielo vestiti

vagano, furtivi,

accesi come in beata gioventù,

nulla manca al ricordo…

solo la vita di colei

che troppo presto

volle dell’azzurro gustar le delizie.

S’alza la sua preghiera:

“Rosso tramonto di me non ti curare,

chiudi i miei occhi,

fammi ritrovare

quel volto tanto amato…!”

Ali di vento

già sollevano le foglie,

lui china il capo bianco

e dorme col suo amore...


Giusy Maugeri








Opera pubblicata ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.


domenica 27 dicembre 2020

Quadro d'autore

 




Quadro d'autore 


Lo sguardo dei vecchi 

racchiude in sè una fetta d'infinito, 

è fatto di saggezza, 

di mille e mille lacrime lucenti, 

di sudore e di duro lavoro, 

di dignità e fierezza 

e di poche gioie centellinate dalla vita, 

è un quadro d'autore, 

dipinto con i pennelli del sole cocente, 

misto all'uragano, 

al venticello tiepido della primavera 

e all'odore del mare d'estate 

Perciò vi dico: 

inchiniamoci davanti a un vecchio 

egli conosce tutte le stagioni della vita!

Giusy Maugeri

Opera pubblicata ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.



mercoledì 16 dicembre 2020

 Su invito di Giusy, entro per la prima volta in questi suoi sentieri con una mia poesia che descrive le sensazioni fisiche ed emotive dell'età senile, la mia!


OGNUNO INVECCHIA A MODO SUO


Sempre più lente le mie mani, 

più arduo usare gli strumenti;

più lento il passo che mi lascia indietro

e incerti gli occhi che sfuocano le cose.

A volte incespica il pensare,

che ancora vivo, imbarazzato

cerca parole che non l’assistono

o idee che poi svaniscono.

Esaspera la morte le paure,

così che con rassegnazione

m’adeguo ai limiti del corpo,

ridisegnando ogni semplice gesto

con saggezza che sa di naftalina. 

Ma il mio proceder lento

il tempo non rallenta, ed i suoi giorni,

incuranti, trascorrono veloci. 

Per dare un senso a questa età  

d’ininterrotta attesa,

posso arricchire il mio vissuto,

un capitale tutto mio,

od inventarmi un Dio!

Se fallirò, dovrò farmi bastare

il conforto dell’immediatezza:

-qui, all’istante, subito-

drogandomi di ogni alito di vita.

 

Alberto Baroni



Opera pubblicata ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.

sabato 4 gennaio 2014

Amore materno




Amore materno

Un volo di gabbiani
verso l’orizzonte plumbeo
accenna un temporale in arrivo.
Aspetta dietro i vetri una figura stanca,
spettatrice di un mondo
che più non le appartiene,
di vedere ancora  dei cuori evanescenti…
Una saetta squarcia il cielo,
si riflette nel luccichio  degli occhi umidi…
Il silenzio intorno è rotto dal fragore del tuono
e dal ticchettìo del vecchio pendolo
che segna le ore che inesorabili vanno,
noncuranti del cuore…
Eppure quel cuore batte ancora
dentro il petto  consumato d’amore,
rigogliose mammelle
in beata gioventù,
nutrimento di figli smemorati,
che sordi al richiamo d’amore,
lasciano quel volto scarno
a languire in solitudine.
E lei,
spettatrice lontana,
madre, ognor dolce,
gusta i ricordi,
si nutre di essi…
Ora sorride
e ringrazia i suoi pargoli
per averla resa madre…

Giusy Maugeri