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mercoledì 15 gennaio 2014

Lettera a una stella





        Lettera a…una stella          

Stellina
Che illumini la mia esistenza,
a me donata dal buon Dio
per riempire il mio cuore di gioia
e per perpetuare la specie…
sei cresciuta
sei già quasi donna
e ti incammini lungo i sentieri del mondo.
Alla tua età tutto è piacevole emozione,
è felicità incontenibile
un amore appena sbocciato,
è sentirsi il mondo tra le mani
ma….
incontrerai inevitabilmente anche ostacoli,
affrontali con coraggio e pazienza,
a volte potrai sentire di non farcela,
allora tu sai che il buon Dio ti verrà in aiuto.
Non perdere mai la speranza,
guarda con fiducia all’alba del giorno che nasce
e godine la bellezza
come un dono prezioso.
Ama con tutto il cuore
ma ciò non ti preserverà da qualche delusione…..
Rialzati e continua….
Accetta ogni avvenimento
come arricchimento e crescita interiore,
anche se triste
ti avrà temprato lo spirito!
Non indurire mai il tuo cuore,
preservalo dall’indifferenza e dalla sfiducia,
sono i peggiori nemici dell’uomo!
Non rifiutare aiuto
ad una persona che soffre,
nessun impegno sarà più urgente o importante.
Non idealizzare una persona che stimi,
anch’essa è fatta di carne, con le sue debolezze…
accettala com’è
ma fai in modo di tirare fuori tutto il buono che in essa c’è!
Solo in nostro Signore
è perfezione assoluta,
amore sublime,
sconfinato,
disinteressato…!
Tutto il resto è semplicemente,
 meravigliosamente
Umano!
                                 
                                                               Tua madre
Giusy Maugeri 14 Ottobre 2002



sabato 4 gennaio 2014

Amore materno




Amore materno

Un volo di gabbiani
verso l’orizzonte plumbeo
accenna un temporale in arrivo.
Aspetta dietro i vetri una figura stanca,
spettatrice di un mondo
che più non le appartiene,
di vedere ancora  dei cuori evanescenti…
Una saetta squarcia il cielo,
si riflette nel luccichio  degli occhi umidi…
Il silenzio intorno è rotto dal fragore del tuono
e dal ticchettìo del vecchio pendolo
che segna le ore che inesorabili vanno,
noncuranti del cuore…
Eppure quel cuore batte ancora
dentro il petto  consumato d’amore,
rigogliose mammelle
in beata gioventù,
nutrimento di figli smemorati,
che sordi al richiamo d’amore,
lasciano quel volto scarno
a languire in solitudine.
E lei,
spettatrice lontana,
madre, ognor dolce,
gusta i ricordi,
si nutre di essi…
Ora sorride
e ringrazia i suoi pargoli
per averla resa madre…

Giusy Maugeri