venerdì 2 ottobre 2020

Volo incompiuto - Io sono - Ali - Andare - Dinanzi ai miei occhi -


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Volo incompiuto

Ali d’avorio
spezzate nell’incanto
del volo incompiuto.
Cielo terso
luccichìo sfavillante
di gemme rubate,
boccioli di rose
nell’impavida attesa.
Speranza
di seta avvolgente
nel susseguirsi dei giorni
vissuti nell’intimo.
Tempo presente
e remoto
alla mente,
nostalgico suono
di note mai accordate
sull’arpa del vissuto,
come sul viso
che accenna un sorriso
forzato,
indifferenza apparente,
sfoggio di sicurezza
esibita
sul palcoscenico della vita

Giusy Maugeri


Opera pubblicata ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.




Io sono


Io sono un fiore delicato
Un mare in tempesta
Un sole caldo
Un cielo scuro e tenebroso
Un cucciolo impaurito.

Io sono un volo di gabbiani con ali spiegate

Una scogliera baciata dalle onde

Una spiaggia assolata
Un albero proteso verso il cielo
Il pianto di un bimbo!

Io sono l’acqua limpida che sgorga dalla fonte
La madre terra che dona frutti e fiori
La luna che rischiara la notte
Il fuoco vivo che brucia
Un pulcino appena uscito  dal suo uovo.

Io sono la primavera con i suoi profumi
L’autunno con le sue foglie secche
L’estate con i suoi sapori
L’inverno con i suoi grigiori.

Tutto questo io sono……

E anche quando non ci sarò più

Sarò felice di essere stata……!

Giusy Maugeri

Opera pubblicata ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.







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Opere pubblicate ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.

Fra le pagine della mia vita




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Dipinsi il tuo nome
sulle mie albe rosa
Coltivai il tuo sorriso
nella trapunta delle stelle
Catturai la tua voce
fra i sospiri del vento
Assaporai la tua freschezza
nella bianca spuma del mare
Come timido gabbiano
solcai l’azzurro cielo della poesia
e fu crogiolo d’amore
a spandere profumi
fra le pagine della mia vita

Giusy Maugeri

Opera pubblicata ai sensi della legge 22 aprile 1941 n. 633, capo V, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione, in qualunque forma, senza autorizzazione dell’Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta legge.

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Introduzione di Brunella Mallia


C’è nei versi di Giusy Maugeri un’elevata e sublime concezione dell’esistenza dove la materia e la spiritualità si fondono con il suo essere, donandoci uno squarcio di divino che costituisce un bellissimo esempio di poesia della speranza.
Sono queste le caratteristiche che contraddistinguono questo canto poetico di rara efficacia, intriso di valori profondi, impreziosito da lunghi fili d’amore, cascate di suoni, estuari di luce, per resistere al rumore a volte insopportabile del quotidiano esistere.
Versi liberi, la cui solenne risonanza denota l’assoluta padronanza dell’utiizzo degli strumenti lessicali: “Ho rubato l’incanto, l’ho racchiuso in piccole forme d’inchiostro” che danno risalto a messaggi di grande forza interiore.
Una sorta di controllato abbandono alle piacevolezze della vita non toglie nulla all’afflato poetico, ma diventa il leit motiv di alcune liriche “Le nostre labbra così lontane, così vicine. Rimangono solo profumi aspersi fra boccioli di parole.”
Sono proprio le parole di questa raccolta che devono essere lette a fior di labbra perché pregne di un ritmo dolce, accompagnato da atmosfere romantiche di ricami di antiche radici, di orme lontane ma così vicine al cuore di tutti noi :”Vorrei occhi fermi sull’alba che nasce/istanti preziosi da donare a mia madre/silenti momenti per meditare e raccogliere fragranze di vita.”
“Amo la vita che accarezza il tuo viso/segnato indelebilmente da giorni di sofferenza e dolore, mio compagno di sempre. Amo il calore che viene da te mia dolce famiglia.”
Una poesia di affetti dove trova posto soprattutto la famiglia; anche un autentico florilegio dedicato al creato. La malinconia sembra addolcire l’incedere elegante dei versi per entrare in una sorta di empatia con l’autrice, un ritorno ad uno stato di edonismo, una pura decantazione del quotidiano esistere volta a cogliere attimi di eterno.
Giusy Maugeri ha la piena consapevolezza poetica di chi possiede il dono della permutazione, una concessione speciale data in dono ad alcune creature a vantaggio di altre, affinché possano beneficiare di quel sole in più che c’è nelle sue parole, di quel caldo abbraccio del mare, che lei si porta da sempre dentro e che elargisce a noi con grande generosità e sobria eleganza.


Brunella Mallia


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Recensione di Alessandro Novelli


Nel fantastico immaginario poetico della poetessa Giusy Maugeri c’è quasi tutto, per non dire tutto!
Giusy Maugeri, è una poetessa delicata, raffinata e sensibile che rappresenta oggi una delle  contemporanee e maggiormente qualificate scrittrici di poesia siciliana, mediterranea ed italiana.
Essa sa esprimere,  attraverso la feconda e copiosa produzione letteraria delle sue poesie, quanto di  meglio si possa avere per rappresentare nella letteratura intimistica quegli aspetti più delicati ed interiori della donna di oggi nei ruoli di lavoratrice, moglie e madre ai nostri giorni,   mantenendo sempre  e con  somma delicatezza la vivida freschezza della sua femminilità,  qualità  rarissima da trovare al giorno d’oggi. Giusy sa sempre mantenere nei suoi canti, in modo classico ed equilibrato, quel giusto rapporto tra la realtà e la creazione artistica e poetica, perché un’opera si possa considerare tale, senza mai sconfinare  nella volgarità o nello scadere, dipingendo i suoi versi in modo dolcemente romantico ed amorosamente avvolgente e coinvolgente.
Mamma forte, splendida, solare,  si dedica con passione, ad un certo punto della sua vita, a scrivere poesia, spinta dal desiderio di dare  se stessa e le sue esperienze a chi più ne ha bisogno, senza  negarsi mai o sottrarsi al giudizio ed alla critica che inevitabilmente deriva dal rendere  pubbliche
 le proprie emozioni ed i personali sentimenti.
Come trascinata da “veri incantesimi poetici  nei suoi mementi d’ispirazione la sua penna, davvero di raro spessore, sa  regalarci sogni e umani desideri, aspirazioni e prece, affetto e amore, gioia e dolore, sempre carichi di emozioni e di colori con  quella umiltà che rende il suo stile piacevole da leggere e gustare. Canta tutto di se: nella sua interiorità profonda e ricca d’esperienze, Giusy Maugeri; canta l’amore, in senso strettamente umano e lo scrive da donna, da moglie, da madre, sia  pensandolo in senso orizzontale, terreno, che in verticale e con fede, verso il creato, il Creatore. La sua forte fede ed il suo credo è  sempre vincente nei suoi abbandoni ispiratori. Nella lotta tra il bene ed il male,  Giusy ne sa uscire sempre vincente, forte delle sue  convinzioni etiche e religiose.
Nelle trame poetiche  più profonde ne emerge la sua forza  e l’indiscussa integrità morale, pur essendo cosciente  delle “distrazioni o tentazioni” del quotidiano vivere nella società di oggi così “egoistica e materialistica”. Per  questa poetessa, moralmente integra e dal grande senso di responsabilità, tutto ciò rappresenta sempre quel “muro invalicabile”  e “pericoloso” oltre il quale   l’uomo retto non debba mai passare, lasciandosi andare e perdendo i suoi valori migliori.
Parlare di questa grande scrittrice siciliana “doc”  e saperla descrivere  con pochi tratti caratteriali non è facilissimo, ma è sufficiente leggere alcune sue poesie per comprendere la  sua grandezza e la sua capacità di trasporre il suo valore artistico e letterario vivendo le sue  stesse emozioni .  
 Giusy Maugeri “canta”, ciò che scrive, non con la voce  ma con la penna,  il suo pieno amore per  la sua terra così bella e contrastata  ed in particolare per il suo mare. Canta l’ambiente in cui vive e di cui si nutre ogni giorno, arricchendo la sua esperienza, in un rapporto “uomo natura” quasi alla pari e riportando tra le righe  i colori che la circondano, la natura del paesaggio, i suoi profumi, il mare d’argento, i cieli azzurrissimi, gli interminabili tramonti d’oro, con pennellate delicatamente romantiche  e passionali e mostrando, attraverso il corretto uso delle parole e del lessico, quelle  stesse immagini al lettore affascinandolo.
La delicatezza dei versi, le scelte dei  vocaboli, rendono sopraffina e delicata tutta la sua cantica,
diretta con maestria ed eleganza d’espressione, con armonia e musicalità. In ogni poesia non vi si trovano mai cadute di tono  né scivoli lessicali o l’uso di  sostantivi ed aggettivi privi di peso o di significato antitetico con lo stesso soggetto ispiratore.
Poetessa Giusy, di carattere combattivo e costante, si fa leggere come  attraverso un vetro, dando la massima trasparenza al suo “interiore”  del quale non cela nessun aspetto  e lo fa con la leggerezza e la spontaneità di una  donna aperta e decisa ad affrontare la vita anche nei momenti più difficili.
Si ritrovano frequentemente nelle sue composizioni “parallelismi illuminanti” tra le cose di ogni giorno ed il suo spirito;  tra  l’ambiente e la natura che la circonda  ed i sentimenti  che ne  nascono   e dai quali l’artista sa ricavarne sempre,  in modo pacato e schietto, l’incisivo rapporto risolutivo ed importante  sapendone uscire positivamente  e vincente. In lei pare  che la vita, con le sue sofferenze, contraddizioni, con i desideri umani, i sogni e le fantasie,  rappresentino il suo mondo interiore “oltre la realtà del quotidiano vivere e comprendere”, da scoprire, filtrare e ridipingere per riviverli migliorati attraverso la sua poesia. In tal modo  l’espressione letteraria  di Giusy, scritta nel “libero verso”, in quei momenti, rappresenta la sua “libertà e la sua fuga spirituale” in cui poter esprimere tutta se stessa  spaziando con la grazia della fantasia espressiva e dando un più ampio senso di pienezza alla sua esistenza giammai disattenta nel prestare cura  ed amore  ai  suoi affetti più cari come la sua  amata famiglia.

Alessandro Novelli
presidente dei poetixcaso



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E' questo un poema antico e nuovo che porta con sé il sospiro del vento, albe rosa e trapunte di stelle.
Poesie dal tenero incanto che avvolgono il lettore in un manto caldo e rassicurante lungo i sentieri dei mattini dell'esistenza.
C'è sorriso e speranza nel cuore di questa poetessa dalla freschezza nuova. Polvere di stelle nelle notti infinite che abbracciano l'immensità del firmamento.
"Lasciatemi volare" scrive l'autrice. "Lasciatemi ancora la libertà di sognare". E poi: "Ancora mi commuovo al nascere del sole".
Versi d'amore dall'ampio respiro, canti del cuore, vere e proprie preghiere rivolte al mondo, tra arcobaleni e petali fragranti d'amore. Si rimane affascinati e catturati da tanta pura poesia. E ci  lasciamo  travolgere così, come nuvole che danzano nelle ali del vento, perché tutti noi, su questa terra, siamo angeli in volo.

Nicla Morletti