A nulla importa
Se vorrai farti amare,
ti amerò per quello che sei.
A nulla importa, ed è verità,
qualche capello bianco in più,
qualche ruga ai bordi degli occhi,
qualche chilo sotto il mento
e tra i fianchi da cingere,
e ancor desiderare.
Anch’io, come te,
amo le sinfonie della vita.
A lei mi tengo stretto, e sorrido,
mentre gli anni come coltelli
plasmano il mio aspetto,
e scopro d’amare i miei silenzi.
Più se ne andranno i giorni,
più il tempo lancerà l’attacco.
Nulla importa,
splenderemo lo stesso.
La bellezza si trasforma,
e riluce in forma diversa.
Giovani si resta nella parola,
nel tacere al momento giusto,
in una carezza non sfrontata,
in un fiore donato senz’anniversari.
A nulla conta un anno in più,
solo il calendario se ne accorge
e solo lui non ha pietà,
ma è fatto di carta straccia
e in un attimo prende fuoco.
Finché avrò una penna in mano
sarò giovane nell’anima,
e nei miei versi non si parlerà
di quel che se n’è andato,
ma solo d’emozione e poesia.
C’è ancora luce negli occhi
e il sorriso sa acquietare,
la voce rasserena,
le mani, anche se tremano,
sanno ancor cos’è una carezza
e la bocca sa il valore d’un bacio.
Gli anni non m’hanno fregato
la voglia e l’entusiasmo
d’un cielo aperto d’usignoli.
Solo qualche dolenza in più,
i ricci disseminati al Maestrale,
e la vista che non è più la stessa.
Ma ho consapevolezza
e fame di tante primavere.
Se vorrai farti amare,
ti amerò per quello che sei.
Il sole, sai, è sempre lo stesso,
ed è solo un imbroglio
se io non corro più come prima.
Carlo Molinari
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